"chainon", il 1° marketplace digitale per vendere e comprare #sponsorizzazioni..
- rcalari
- 22 lug 2020
- Tempo di lettura: 4 min
Nasce dopo un lungo lavoro di ricerca e progettazione una nuova piattaforma.
https://www.youtube.com/watch?v=Qeyxeb8M0E0
"Benvenuti nel futuro". Si è aperta così la presentazione ai media e agli operatori del settore di “chainon”, una piattaforma che rappresenta una novità assoluta per il mondo dello sport, della cultura e dell'intrattenimento.
Siamo di fronte ad un innovativo sistema di digital market place basato sull'intelligenza artificiale e sulle tecnologie blockchaine. La società nasce da Up srl, PMI Innovativa, a sua volta spin off di Stage up, realtà che opera da oltre venti anni sui mercati dell'ICT. Importante ricordare che Stage Up è promotrice, tra l’altro, insieme al Gruppo Ipsos, di Sponsor Value, una importante ricerca di mercato che ogni anno, da venti anni, analizza da ogni punto di prospettiva i comportamenti di investimento in questi settori dei principali player di mercato.
Soci di Up srl sono anche Fibo spa, una importante società finanziaria della cooperazione e il gruppo ParTec, uno dei system integrator più attivi della scena open source italiana.
Far incontrare in tempo reale domanda ed offferta per quanto riguarda le sponsorizzazioni, i diritti media e i diritti di licenza è un tema di grandissima rilevanza oggi, sia per il mondo dello sport, sia per quello della cultura e dello spettacolo. D'altra parte ci si riferisce ad un mercato, è stato ricordato, che nel mondo movimenta circa 800 miliardi di dollari.
Anche se l'approfondimento di questa prima presentazione di "chainon" era riferita, in via prioritaria, allo sport, questo strumento innovativo potrebbe avere un grande valore per le imprese della cultura e della creatività.
Il riferimento è generale, per i grandi e per i piccoli progetti. Ma, in particolare, è interessante che possa riferirsi anche a quelle realtà che fanno della produzione culturale il proprio elemento di connotazione non solo imprenditoriale, ma anche etica e sociale. Ambiti nei quali, quindi, è ancora più improbabile che tutte le produzioni possano sostenersi esclusivamente tramite il mercato.
In Italia e in Europa il venir meno, già prima della drammatica situazione indotta dal coronavirus in tutto il mondo, di parti significative di spesa della Pubblica Amministrazione e delle Fondazioni Bancarie verso la cultura si è accompagnato e si accompagna oggi ad una situazione, provocata dalla pandemia, spesso drammatica per le imprese e per le migliaia di lavoratori che operano nei settori culturali e creativi.
Anche la ripresa, comunque lenta e difficile, deve poter avvenire su basi nuove per tutti questi comparti. Sicurezza e distanziamento sociale significheranno per le imprese del settore comunque ripensare ai propri modelli di produzione e di distribuzione dei prodotti culturali e creativi. E oltre ad un problema di linguaggi, di format e di nuove modalità e piattaforme distributive sarà centrale ridisegnare percorsi , comunque, sempre più ardui, di indispensabile compatibilità economica dei progetti e delle imprese.
Ecco , quindi, che il tema delle risorse che possono derivare da una nuova capacità di progettazione e da una nuova opportunità di mettere in relazione, in modo sicuro e trasparente, domanda ed offerta può giocare un peso crescente nel contribuire a dare diverse opportunità di ripensamento e rilancio agli eventi sportivi e ai progetti culturali e di spettacolo.
Contestualmente, certo, anche le legislazioni nazionali sono e saranno chiamate, in tutta Europa e nel resto del modo, a fare la loro parte. Ogni Paese dovrà acquisire nuova consapevolezza della centralità della cultura per la costruzione di una società solidale, inclusiva, consapevole ed anche della nuova dimensione economica ed occupazionale che questi comparti potranno sempre più avere nei nuovi scenari.
Personalmente sono tra coloro che, grazie agli esiti di decine di autorevoli ricerche realizzate in Italia e in tutto il mondo da economisti, centri di riccerca, Università, ritengono che la dimensione quantitativa e qualitativa della presenza di imprese e competenze culturali e creative rappresenti un differenziale di competitività economica importante per i territori, oltre che un asset significativo per aumentare le potenzialità di crescita delle imprese delle altre filiere produttive di eccellenza.

A chi vorrà vedere il video su Youtube di Stageup, per farsi un'idea più precisa di questa nuova realtà di market place digitale risulterà, credo, più che evidente come questo strumento possa già interessare fortemente il mondo imprenditoriale, sempre più alla ricerca di modalità certe per poter incontrare e contrattualizzare imprese, realtà associative e Istituzioni Culturali rispetto ad eventi, festival, progetti di valorizzazione del Patrimonio Culturale, manifestazioni sportive da cui attendersi un contributo misurabile alla crescita del valore simbolico e relazionale del proprio brand e-o dei propri prodotti.

La dimensione internazionale che il progetto sta costruendo è un altro elemento chiave per motivare e far crescere l'interesse per questo strumento innovativo sia sul versante della domanda che su quello dell'offerta.
L'estensione delle opportunità connesse all'utilizzo dello strumento dell'ArtBonus, che da qualche settimana viene rilanciato dal Mibact, puo' certamente rappresentare un' altra importante opportunità di reperimento di risorse da privati. Uno strumento che, forse, potrebbe, nel caso italiano, essere utilmente rafforzato da strumenti come quello che "chainon" intende rappresentare.
L'auspicio è, comunque, quello che, in poco tempo, si possano approfondire e meglio specificare il merito e le condizioni di accesso ed utilizzo del servizio non solo per tutta la vastissima area dello sport , ma anche per quella della cultura e dell'entertainment.
Intanto credo vada apprezzato e seguito da vicino lo sviluppo di questa nuova opportunità.
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