top of page

ShowNet scrive al Governo: tutelare i lavoratori intermittenti dello spettacolo....

  • Immagine del redattore: rcalari
    rcalari
  • 22 apr 2020
  • Tempo di lettura: 2 min

ShowNet ( di cui fa parte anche Doc Servizi) una retemolto ampia e rappresentativa di cooperative dello spettacolo chiede a MiBACT, Ministero Del Lavoro E Delle Politiche Sociali e all'INPS che: «Sia dato seguito all’impegno di garantire una continuità di reddito anche ai lavoratori intermittenti dello #spettacolo e fino alla fine dell’emergenza». Questo l'obiettivo della lettera aperta che ShowNet per conto di tutte le realtà che sostengono questo appello ha inviato ai Ministri Dario Franceschini, Nunzia Catalfo, e al presidente e direttore dell'INPS, Pasquale Tridico e Gabriella Di Michele.


ree

Sono d'altra parte, cresciute, in queste settimane, le iniziative tese a segnalare all Parlamento, al Governo, alle Regioni l'urgenza di fornire risposte adeguate ad un comparto in cui lavorano migliaia di persone e che rappresenta, per altro, una realtà iportante di espressione culturale e di vita sociale.

In particolare, per esempio, sono già oltre 75.000 le firme all'appello lanciato su change.org da Paolo Fresu, Ada Montellanico, Simone Graziano e il mondo del jazz italiano e la petizione #velesuoniamo continua a salire ulteriormente nei consensi ( link su youtube: https://youtu.be/q_U_n8N4Fe8 . Da qualche giorno vi è, poi, l'appello al Governo di Fiorella Mannoia, perché

“Appello al nostro Governo " perché nessuna voce resti inascoltata" Un appello anche interno al mondo dello spettacolo:"Chiediamo ai nostri colleghi, a tutti professionisti dello spettacolo e a tutti quelli che come noi aman: o la musica l’arte e ogni forma di intrattenimento di unirsi in questo momento così delicato”

Va comunque dato merito alla Fondazione Centro Studi Docservizi di avere lanciato, fin dai primi giorni di blocco delle attività, un grido d'allarme sulla gravità della situazione per questo settore e di avere subito elaborato una prima serie di proposte tecniche urgenti, poi inserite in un'appello che ha anch'esso ricevuto migliaia di adesioni.


ree

In queste settimane, si puo' credere si sia costruita , con un lungo lavoro di ascolto, di confronto con il sindacato, con gli operatori del settore, con le Associazioni di impresa, cooperative e private, con parlamentari, Inps, Governo, Regioni, una comune visione della necessità di rivendicare con forza verso Governo e Istituzioni da un lato, certo, la necessità di garantire un reddito minimo, degli operatori intermittenti, ma dall'altro quella di lavorare insieme per costruire le condizioni per una progressiva ripresa delle attività su nuove basi e con diversa consapevolezza della necessità di affermare diritti, legalità, sicurezza, nel settore.


Comments


bottom of page